1. |
Un po' di rap
02:32
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Sono andato su youtube e mi sono ascoltato tutto il rap italiano
quello più cliccato del momento... tutto...
marracash, fedez, caneda, club dogo,
con tutta questa merda io non mi ci ritrovo
cazzo c'entra i suoni disco con il rap?
se volevo elettro me ne andavo in disco tech
devo sentirlo il funk
piuttosto che sto schifo io mi do al punk
voglio il vecchio sano hip hop
voi siete tutti belli col ritocco in photoshop
la roba con gli effetti speciali non spacca
roba da mezza tacca e tu alza di una tacca
il volume dello stereo
SDPL così in altro per trovarci puoi prendere l'aereo!
naaah è uno scherzo
polleggio con il rap perché questo fa parte del cliché
non fare troppo il serio hai capito, è un gioco
e mi piace proprio perché dura poco
ooh! pensavi che fosse già finita
SDPL è per la vita
perché rappare è un po' come andare in bici
una vota che hai imparato lo sai fare, che ne dici?
le mie ultime rime all'età di ventitre
ora gira i numeri e poi vedi un po' te
se hai ascoltato Come Ombre
puoi seguire le orme
alla fine della strada non ci troverai le tombe
squillino le trombe
SDPL come il Colle, più forte delle bombe
SDPL ancora bombe
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2. |
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ancora una volta con la luna storta
strada ormai aperta ma sempre più contorta
non so dove mi porta
ardua è la via, stretta è la porta
disse qualcuno ma poco importa
persino la parola ormai è morta
tutti che pensano a spartirsi la torta
ed io che scrivo alla luce smorta
di una lampadina a incandescenza
razza ormai estinta, pazienza
e non c'è conoscenza senza l'esperienza
la scienza sperimenta, se no si fa ignoranza
(rit)
e la fiducia che non è paura
e la fiducia che non è paura ma è forza
ardua è la via stretta è la porta, ardua è la via stretta è la porta (x2)
salta, balla, canta che ti passa
prendimi, prendo la vita a testa bassa
passa la palla e passa la vita
passa la discesa e passa la salita
passa la pianura e passa la paura
passa l'uomo e passa la natura
tutto passa tutto scorre,
canto che mi passa ma il buio mi rincorre
ma noi chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo?
la solita domanda si ferma all'apparenza
perché la conoscenza necessita esperienza
(rit)
Giuda Pilato e Caifa lo sai fra
che qui non è tra
sorrido come un Bajfall
e quello che sarà, sarà (x2)
Su le mani per il funky groove
Su le mani per il funky groove esistenziale (x4)
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3. |
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Questo pezzo parla di un personaggio a me molto caro...
di cui però non posso dire il nome per motivi legali, sapete com'è no?
uso l'ironia ma non dico cazzate,
usami una cortesia e clicca mi piace,
non su facebook ma nella tua testa,
facebook non ce l'ho e senti questa
questa è la storia di un certo Pietro
o meglio Peter, scusa se lo traduco...
insomma sto Pietro... Peter... era un teenager... cioè lui...
Insomma sto Pietro andava a scuola
però con le tipe non ci azzeccava
gli piace la rossa vicina di casa
ma lei va col bullo dall'auto sportiva
poi l'esperimento, il ragno che l'ha punto
e lo zio che poi è morto gli ha detto:
(rit)
Grandi poteri grandi reponsabilità
e lo zio che poi è morto gli ha detto
grandi poteri grandi responsabilità
(From great power comes great responsability)
Un superoeroe con super problemi,
qual'è la sua strada, ancora non lo sa
pensi che sia bello avere i super poteri,
ma la fantasia non è la realtà
paga caro prezzo per il suo errore
dura lezione nel cuore porterà
un eroe rinuncia persino a ciò che vuole
ricorda le parole per la scelta che verrà:
(rit)
Attarus è sempre un classico,
come Spiderman e il dottor Octopus
Spiderman, dottor Octopus
Spiderman, dottor Octopus
e lo zio quand'è morto gli ha detto:
(rit)
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4. |
Riso e pianto
03:34
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(rit)
se poi tanto mi da tanto
con la musica t'incanto
con le rime poi ti canto
questa storia è riso e pianto
alla morte non c'è scampo
ma alla vita che domando?
buio e luce poi d'incanto
questa storia è riso e pianto
sono in viaggio ormai da tanto
che non mi ricordo quando
quando dissi "madre parto"
con dolore come un parto
luce poca buio tanto
come attore sopra un palco
la commedia che ti canto
col sorriso e con il pianto
quando sotterrai in un campo
il mio talento senza usarlo
venne un uomo ad indicarlo
prima risi e poi fu pianto
con l'amaro guardo in alto
con il cuore gonfio e stanco
col sorriso mi rinfranco
s'alza il vento ed io riparto (x2)
(rit)
la tua storia è riso e pianto,
la mia storia è riso e pianto
d'improvviso poi l'incanto,
la tua storia è riso e pianto
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5. |
Contesto
03:55
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Questo testo ha come titolo "contesto"
non nel senso che protesto
ma che parlo del mio posto e ciao!
vado e torno, Estonia Italia,
Italia fredda, Estonia calda?
caldo afoso, freddo secco
il missultin è un pesce secco
suitsukala è pesce affumicato
spazio aperto incontaminato punteggiato da villaggi
spazio chiuso urbanizzato col problema dei parcheggi
fascino storico del centro storico
un po' magico un po' claustrofobico
fascino selvaggio di fattorie di legno
a piedi nudi sopra i prati nel sole di maggio
il mio contesto non è un posto è un viaggio
dalla montagna alla pianura la mia montagna di paura
si scioglie come neve tra i tuoi capelli del color del sole
su sponde d'acque si spande questo suono
al mare Baltico dal lago di Como
sfuggo al cono d'ombra che s'allarga
vivo sul fiume per restare a galla
cerco spazio, sono compresso
casa mia ci ha il muro spesso
al vento del nord vado appresso
dai luoghi del Manzoni attraverso popoli e nazioni
faccio un featuring coi Promessi sposi
là tra le pianure sterminate di foreste
fino a valli alpine con le cime e con le creste
vi porto del folclore che si chiama parmupill
questo qua è il suo suono e fa così
parmupill scaccia i pensieri
ed io ne ho troppi e troppo seri
perché ho perso un po' me stesso
e pure il filo di questo testo
forse è troppo personale ma è il suo bello
per questo non vi faccio manco il ritornello
spazio aperto, villaggi
spazio chiuso, parcheggi
storico magico claustrofobico
il mio contesto non è un posto è un viaggio! (x2)
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6. |
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*Metanimale
qualcosa di irreale
accompagna questi passi
sulle strade che son sassi
ed onde cerebrali
un cielo rosso tossico
un silenzio che non posso afferare con la mente
più profondo del mare
un cielo che non c'era non si vede neanche la luna
ogni tanto qualche ombra
porta con sè via qualche storia
la mia che mi inseguiva
scompariva e poi tornava
la via che mi portava ad ogni incrocio mi guardava
scegliere
*Attarus (rit)
Do domani do do domani cambio
Do domani do do domani cambio
(Dimmi com'è cos'è, dimmi cos'è com'è)
è sempre la stessa storia vecchia storia stessa storia storia
una fine senza fine
solo una scelta ancora
ogni strada si divide in una vecchia e in una nuova
sempre una via soltanto
ed ogni scelta è una
fai la cosa giusta finchè stai fermo è nessuna
ma se sei fermo è perchè hai scelto male
non ti fermare mai
sei quello che sei mentre fai quello che fai
sei quello che oggi semini
e domani raccoglierai
quello che rimane quando te ne vai
(rit)
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7. |
I centri commerciali
03:55
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umanità immobile sulla scala mobile
umanità immobile sulla scala mobile
non mi piacciono i centri commerciali
non mi piacciono i luoghi tutti uguali
non mi piacciono le luci bianche e fredde
ci mostrano i dettagli come il sole non farebbe
non mi piace andarci il fine settimana
in effetti non mi piace mai
l'atmosfera è quantomeno strana
facci caso quando ci vai
gesti privi di ogni naturalezza
la meccanicità che mette tristezza
e siamo tutti uguali in mare di gente,
consumatori consumiamo e non c'importa niente
voglio solo fare la mia spesa e poi scappare
voglio stare sveglio e tutto mi fa addormentare
nel mondo artificiale ci manca la poesia
sorride la cassiera ma lo fa per cortesia
e siamo tutti qua per svuotarci le tasche
disciplinati, in coda alle casse
(rit)
non mi piacciono i centri commerciali
non mi piacciono i luoghi tutti uguali
non mi piacciono le luci bianche e fredde
ci mostrano i dettagli come il sole non farebbe
non mi piace andarci il fine settimana
in effetti non mi piace mai
l'atmosfera è pesante, insana
facci caso quando ci vai
perso nella massa, la folla, la folla
però non c'è contatto non scatta la molla
dell'interesse, sei solo uno davanti
che fa perdere tempo perché paga in contanti
e tanti ma tanti se incroci i loro sguardi
ti skippano impauriti "non ho tempo da darti"
o peggio ancora occhi vuoti spenti
se solo ci accorgessimo di cosa passa in quei momenti
nelle nostre menti
se solo ci accorgessimo di quanto siamo indifferenti
(rit)
umanità immobile sulla scala mobile
umanità immobile sulla scala mobile
meglio i gradini!
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8. |
Angelino che casino
04:05
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Angelino che casino
hai fatto un macello giù nel cucinino
Angelino che casino
a lavarti tutti i piatti sto qua fino al mattino (x2)
angelino che vive con i gatti
angelino in una casa di matti
angelino che fuma a colazione
angelino con la televisione
sempre in mezzo agli scazzi
angelino va a botte con Bottazzi
che sarebbe il padrone di casa
ma angelino se si incazza sfasa
angelino che gli piace la festa
angelino che ti rompe la testa
angelino in auto sgasa
ma angelino non pulisce la casa
chiede aiuto al suo vicino Nicola
che gli stende le lenzuola
tutto questo su compenso ovviamente
ma a lui serve la domestica sempre
(rit)
Angelino che casino
hai fatto un macello giù nel cucinino
Angelino che casino
a lavarti tutti i piatti sto qua fino al mattino (x2)
What's up with you?
non farlo più
angelino che casino che hai lasciato giù
What's up with you?
pensaci su
ma angelino è il mio vicino e non lo cambio più (x2)
angelo... angiolè... oh nigò, non è che hai visto angelo?
c'è Leonardo che mi chiama urlando
pare che l'antenna non stia funzionando
anglino che cosa hai fatto
qualcosa che hai toccato forse qualche contatto?
c'è Leonardo che ancora protesta
che per salire a casa il tempo non gli basta
angelino per risparmiare
mi accorcia con il timer la luce delle scale
angelino sta al verde di fisso
il capo non lo paga il conto in rosso
soldi per la luce soldi per il gas
soldi per l'affitto soldi per i gatti
soldi per la tele soldi per il giunto
soldi per la spesa soldi per la punto
mamma che fatica vorrei la bella vita
però chi se ne frega finché che la f...
What's up with you?
non farlo più
angelino che casino che hai lasciato giù
What's up with you?
pensaci su
ma angelino è il mio vicino e non lo cambio più (x4)
Angelino che casino
hai fatto un macello giù nel cucinino
Angelino che casino
a lavarti tutti i piatti sto qua fino al mattino (x2)
What's up with you?
non farlo più
amgelino che casino che hai lasciato giù
What's up with you?
pensaci su
ma angelino è il mio vicino e non lo cambio più (x2)
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9. |
La marcia dell'impero
02:51
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(rit)
Questa è la marcia dell'impero
si stende come un velo e fa tutto più nero
nera questa marcia come mela marcia
mela che marcisce e il mondo deperisce
2012 la fine del mondo
il mondo è già finito non te ne sei accorto?
sì che sta finendo giorno dopo giorno
l'inizio della fine è senza ritorno
rabbia paura aggressività
si appanna la virtù aumenta la viltà
s'impone l'arroganza dove prima era umiltà
l'illusione della forza non dà spazio alla pietà
(rit)
la via del lato oscuro appare più veloce
il lato oscuro è facile seduce
nei tempi della fine è semplice cadere
dolci sirene ti gettano in catene
è questa la prigione per la tua mente
la mente ti mente di te non sa niente
nei tempi della fine resiste una speranza
è spazio e luce uniti nel vuoto di una stanza
(rit)
questa è l'età del kali juga
dolci illusioni la verità è nuda
avanza l'impero col suo materialismo
accantona l'amarezza con l'edonismo
nasconde la tristezza con il cinismo
è puro fanatismo
sgombra i tuoi pensieri
pulisci i sentimenti
tieni vivo il fuoco
sopporta i patimenti
(rit)
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10. |
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*Attarus
sono con il sole a mezzanotte
sono con il vento a mezzanotte (x2)
cerco parole semplici per concetti complessi
cerco parole semplici per concetti complessi
di notte non dormo e scrivo testi
cercando parole semplici per concetti inespressi
di notte non dormo e scrivo testi
di notte non dormo e scrivo testi
cerco parole semplici per concetti articolati
cerco parole semplici per concetti malati
a caccia di parole semplici
le note sono le mie complici
a caccia di parole semplici
le note sono sempre dodici
di notte gli artisti stanno alzati
di notte gli artisti sono più ispirati
sono con il sole a mezzanotte
sono con il vento a mezzanotte
sono con il sole a mezzanotte
sono con il vento a mezzanotte
a caccia di parole semplici
a caccia di parole complici
sono con il sole, sono con il vento
sono senza sonno, sono senza tempo
*Reta
sono senza tempo le parole chiave di uso abituale
parole semplici che possano celare
un messaggio universale
non è banale pensare
a una parola semplice che faccia sognare
penso all'amore che cosa può evocare
dico dolore e posso ricordare
e quando chiudo gli occhi so che tutto è reale
la complessità è l'apparenza
la semplicità è sostanza
la semplicità è struttura
non è coraggio, non è paura
coglierne il senso è dura
è un filo d'erba verde illuminato dentro a una radura
è l'arte della guerra
e non ti puoi elevare se non poggi i piedi in terra
non hai la forza che ti fa saltare
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11. |
Preghiera
03:46
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Vieni via, vieni via con me questa sera
col cuore pi leggero di una piuma, vola
vieni via con me questa notte
col cuore che batte forte
ed anche se lo stomaco ci ha l'acido
nell'aria c'è un profumo di buono
nell'aria c'è qualcosa di nuovo
c'è il cuore che batte
nel cuore c'è un eroe, un eroe che combatte
vieni via, vieni via con me questa sera
sulle labbra una preghiera leggera
il cuore gonfio di chi spera ancora
prendo il volo questa sera
per le vie della città va uno yogi moderno
paradiso e inferno
la giustizia pende come spada di Damocle
la misericordia in questa valle di lacrime
(rit)
ed anche se mi sono perso
riconosco l'ordine nell'universo
ed anche se ho l'affanno del futuro
so che non sono solo e mi sento più sicuro
ed anche se mi schiaccia il mio fardello
cerco ancora Dio negli occhi di un fratello
ed anche se l'angoscia mi tormenta
un fuoco mi alimenta e la scintilla non s'è spenta
vieni via, vieni via con me questa sera
l'anima si sveglia si scioglie la paura
vieni via anche se la notte è scura
spezza la catena
scalda questo corpo
svegliami da questo sonno
alziamoci leggeri scrolliamoci da questo sogno
tu sai ciò di cui ho bisogno
accompagnami su questo vento fresco
sento un tremito
è come se sentissi respirare l'universo
un fremito oltre i confino di me stesso, e viaggia
pensi che non abbia abbastanza di questa gabbia
ma non trovo la risposta nella rabbia
perciò lascio che sia
stasera una preghiera che mi porti magia
(rit)
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12. |
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